mercoledì 10 agosto 2022

San Lorenzo - il racconto delle stelle cadenti




-Dov'è Gianni?

-Non è ancora arrivato.

-Il solito coglione.

-Va bene dai carica quella legna. Vedrai che ora arriva.

-Sì come al solito.

Giacomo stava scendendo dalla macchina con la sua chitarra, il suo spartito e tutte le note delle canzoni di Battisti pronto a sedere intorno al falò e a strimpellare. Erano passati gli anni del Bacardi Breezer, della Corona e della birra analcolica. Avevano trascorso su quella spiaggia di Gallipoli almeno gli ultimi dieci San Lorenzo e avevano atteso invano delle stelle che scendessero a regalare sogni nelle loro vite.

Laura e Clara continuavano nel loro pingpong.

-Ma se ha detto che viene, viene.

-Sì sì come al solito.

-Basta co sto solito.

Nel frattempo caricavano gli zaini pieni di costumi e teli mare e si dirigevano verso la spiaggia. Il sole stava tramontando.

Iniziavano ad arrivare anche gli altri ragazzi. Matteo era l'incaricato di portare la borsa frigo, aveva accuratamente, per tutto il pomeriggio, selezionato e diviso le birre, i superalcolici e gli amari. Chicca si doveva occupare della rosticceria, aveva scelto un buon forno nei pressi del lungomare e aveva recuperato pizzette, rustici e calzoni. Salvatore era andato nella macelleria di fiducia e aveva scelto la salsiccia, il capocollo e le bombette da arrostire sul fuoco. Roberto aveva setacciato il boschetto vicino al lido per recuperare la legna per mettere su un dignitoso falò. Chiaretta, Luca e Enrica erano andate avanti in spiaggia a bloccare il posto che li avrebbe ospitati per la serata e la notte.

-Secondo me non viene.

-None, viene.

-Sì, viene... Sarebbe già qui se avesse deciso di venire.

-Non avere fretta. Non avere ansia. E prendi sta cazzo di borsa pure tu che pesa.

Le due ragazze si erano divise il loro seppur piccolo carico di legna da portare nel lido. Una volta arrivate lì la spiaggia era già piena. Gruppi da venti, trenta ragazzi. Turisti, ragazzi e ragazze in acqua a fare il bagno, qualche fuoco già acceso, e la musica del deejay del lido. 

Si unirono a Chiaretta, Luca e Enrica e allargarono il loro spazio. 

-Che dici? Gli mando un messaggio?

-Mandaglielo se vuoi, che ti devo dire Laura...

-Mi devi dire sì o no? Come che mi devi dire?

-Allora ti dico no, nessun messaggio. Se viene viene.

-Ah se viene viene? Non eri sicura che veniva?

-Ma quando mai ti ho detto sicuramente viene?

-Prima...

-Ma doveeee? Ti ho detto che mi sembrava convinto, poi non sono nella sua testa.

-Quindi non viene?

-Basta, Laura. Andiamo a fare il bagno.


[continua...]


Se ti è piaciuto il racconto e vuoi leggere il mio primo libro, ecco il link per ordinarlo su amazon: Il piano inclinato oppure cercalo in libreria.

Nessun commento:

Posta un commento