mercoledì 3 marzo 2021

Se pensate che Sanremo sia noioso non avete assistito a Lecce-Virtus Entella. La cronaca semiseria della prima puntata del Festivàl (detto alla Mike Bongiorno)



Chi mi conosce sa quanto io ami Sanremo, anche e soprattutto quando tra i concorrenti in gara non c'è Marco Masini, cosa che mi fa godere con maggiore serenità e imparzialità tutta la kermesse sonora, senza dover inveire contro la giura che, salvo qualche rara eccezione, ha per lui sempre giudizi discutibili.

Ma vabbé che Sanremo è Sanremo, non mi sembra il caso di partire a bomba con le polemiche.

Ieri sera ero impegnato a seguire il Lecce al Via del Mare (cronaca per chi fosse interessato),ma lo spettacolo, come si evince dal titolo non è stato di tutto rispetto. Al mio ritorno a casa, ho fatto in tempo, tuttavia, saltando a piè pari le nuove proposte, a beccare l'inizio della gara dei big, tra un boccone di spezzatino e un pezzo di pane.

L'avvio è stato praticamente con il botto: Arisa sul palco dell'Ariston emoziona, affascina e lascia senza fiato. Se non amassi così tanto Sanremo, chiederei di chiudere tutto e di consegnare direttamente la coppa nelle sue mani (cosa che ho anche fatto in diretta.

Dopo questo avvio molto pop e poco folk, ho assistito, quasi con occhi ma soprattutto orecchie sgranate alla co-conduttrice Matilda De Angelis che in un siparietto con Amadeus ha dichiarato: "Mi è bastato buttare giù dalle scale Naomi Campbell". Una battuta politicamente scorretta. Una freccia. Una spada. Una lancia. I due conduttori ci ridono su e vanno avanti. In tempi in cui alcune case cinematografiche vanno a ritroso per vedere analizzare e censurare in maniera postuma i propri film per frasi discutibili, è tanta roba.

Ovviamente questa esaltazione iniziale, raggiunto l'apice, doveva crollare. E lo fa con una coppia che non ho ancora ben inquadrato: ho capito solo Pesci. Ma mi riservo, nelle prossime puntate, di capirci di più. La loro canzone, che in diretta ho giudicato leggera e frizzante, ricorda "La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio"... Insomma avete capito.

Siamo su per giù alle 22.21 ed è la volta di Aiello. Penso dove l'ho già visto questo? E poi mi ricordo che sembra uscito da Suburra. Per quanto riguarda il testo, ho ancora troppi pochi elementi. Rifiuto l'offerta e vado avanti.

La storia non si fa con i sé e con i ma, e figuriamoci Sanremo. Però c'è un "ma" quanto una casa. Quando salgono sul palco Fedez e Francesca Michelin e cantano la loro canzone, puoi sentire nelle orecchie la mancanza di Mahmood, uno degli autori della stessa. E ti ritrovi a pensare "Perché non ci sei? Con la tua voce sarebbe tutta un'altra storia".

Manca poco alle 23 e il presentatore annuncia "Una donna che tutti amiamo", allora io mi sveglio e penso "Cazzo, Miriam Leone! Finalmente". Invece no, sale sul palco Loredana Bertè. Una forza, una carica, un'energia, una voce, una vitalità. Tutte robe che mi fanno sentire una merda se penso che io sono sotto al plaid e che dopo due giorni compio 38 anni. Ma questa è un'altra storia. Roba da alzarsi dal divano e pogare. Ma sarebbe troppo. Grande Lore!

E in effetti, immancabilmente, quando mancano 5 minuti alle 23, scrivo in diretta:"Vabbè, ragazzi. Comunque di solito io a quest'ora già sto dormendo... Quindi o mi pagate gli straordinari per continuare a commentare o non gliela posso fare.#mettolatisanasulfuoco".

Bonifici ricevuti: 0. Tisane sul fuoco: 1.

Quando sale sul palco Max Gazzè posso solo confermare il giudizio che ho di lui: un genio. Un vero genio. Solo applausi e tanta invidia per la sua cazzutaggine.

Mi innamoro per la 200esima e per la 200esima volta di una persona diversa quando tocca a Noemi: capelli rossi e occhi verdi. Non ho un giudizio critico sul testo. Per la canzone, dobbiamo sentirci nelle prossime sere.

Su Achille Lauro passo oltre. E' stato detto tutto e il contrario di tutto. E' un artista. Smuove in chi lo ascolta qualcosa. E' profondo, drammatico, tragico, ironico e malinconico al tempo stesso. Sono ancora più orgoglioso di averlo ospitato nel mio primo libro "Il piano inclinato" (link). Piccolo spazio pubblicità.

Ibrahimovic sul palco di Sanremo c'entra poco, ma gli autori volendo enfatizzare sul suo ego, di fatto, lo sminuiscono e lo ridimensionano, dandogli un aspetto umano. Manca solo che faccia pace con Lukaku in diretta. Tuttavia, quando parla mi mette più ansia di quando Conte annunciava le conferenze stampa.

Madame mi piace, dolce, delicata, sensuale. La sua canzone mi ricorda vagamente "E ritorno da te, senza niente da dire, senza tante parole, ma con in mano un raggio di sole." Insomma avete capito. Ma forse sono io che al primo ascolto non ci capisco granché. Insomma non sono mica un critico musicale. Ah non lo sapevate? E siete arrivati fin qui? Ahahhahahah!

Alle 23.50 non ce la facevo più per il sonno. Era la volta di Matilda De Angelis. Per confessarle il mio amore scrivevo "Comunque io alle donne con le sopracciglia folte voglio bene a prescindere".

Ascoltare i Maneskin non cantare "Marlena torna a casa" è un duro colpo, ma sopravvivo. "Siamo fuori di testa", bella rock intensa. Tuttavia, continuo a pensare a Marlena. Chissà se torna a casa. E' da escludere, lo so. 

Quando Fiorello e De Angelis cantano "Ti lascerò" in playback pensi che la canzone sia talmente bella che lo è anche cantata così. Ma ovviamente non sono più lucido. Anna Oxa, ti sognerò!

Decido alle 00.40, stoicamente, di andare a dormire mentre sul palco salgono i Coma-Cose e io penso che si siano dimenticati di scrivere Nomi-Città. Ma scopro che dopo di loro è la volta di Annalisa. Sonnecchio due minuti per riprendermi e resisto. I Coma-Cose richiamano alla mente i Jalisse, le coppie innamorate e altre cose che in realtà non esistono.

Quando sale sul palco Annalisa ho una sola cosa da dire:


La foto è volutamente tagliata perché quei sandali devo vederli solo io!