"Diamanti", una storia-tante storie di donne





Un film da vedere e probabilmente da rivedere. Un film che parla della forza delle donne, oltre ogni situazione di difficoltà, di litigio, di pericolo, di tragedia, di contestazione, di malumore, di umorismo, di ricerca, di consolazione.

"Diamanti" di Ozpetek con Luisa Ranieri è una storia semplice ma complessa. Una storia dove tutte sono il narratore, tutte hanno qualcosa da dire e una storia che meriterebbe di essere approfondita. Ed è per questo che nel canonico tempo di un film scopriamo la storia di tutte ma non ne sappiamo abbastanza.

Non sappiamo come va a finire un amore tormentato e malinteso, la reazione di una donna alla perdita di un figlio, la riscossa e forse il passaggio da vittima a carnefice di un'altra vittima di violenza familiare, la voglia di rivoluzione di una giovane studentessa nei pieni anni di piombo, il confronto con la depressione o con una qualche forma di isolamento sociale, la voglia di libertà, la scoperta di sé stessa e della propria sessualità.

Non sappiamo niente infine di queste donne, ma sappiamo tutto.

Il film ci lascia sapientemente sospesi ma ci dà tutti gli strumenti per conoscere loro, le loro storie e come avrebbero agito nel futuro. Si può solo immaginare, vero. Ma in fondo le storie non complete sono quelle che ci (mi) piacciono di più.

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