Lo stile rispecchia una sorta di disegno mozzafiato, dove i personaggi, che vengono fatti parlare, si alternano sulla scena e vivono singolarmente le proprie vicende quasi ignari di quello che sta succedendo intorno.
È la storia di una donna la cui vita viene sconvolta dalla presenza di uno stalker che, ispirandosi alla Divina Commedia e ai suoi gironi, la tiene in scacco minacciandola attraverso il ricatto di farla saltare in aria. Infatti la casa dove vive Jessica con il compagno Mauro è piena, oltreché di microspie, anche di aggeggi pronti a causarne l'esplosione con o senza la presenza dei componenti.
Obiettivo del "gioco": Jessica dovrà individuare chi è Alpheus (il nome che lo stalker si è dato) entro nove giorni. E per farlo dovrà correre all’indietro e rivivere i propri peccati e le proprie mancanze. Se non riuscirà sarà costretta a incontrare il suo maniaco dal vivo.
Una serie di indizi, a essere generosi, ci fanno capire in largo anticipo chi sia il minacciatore, ma non certamente la causa della minaccia. Ed è questa la vera bomba finale.
Finale nel quale il lettore e Jessica di troveranno faccia a faccia con la verità e con la voglia di vendetta di qualcuno, ma anche con i conti in sospeso di qualcun altro.
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