IL TRENO DELLA RABBIA
๐๐ฆ๐ด๐ต๐ข๐ฎ๐ฎ๐ฐ ๐ง๐ฆ๐ณ๐ฎ๐ช, ๐ต๐ณ๐ข๐ง๐ช๐จ๐จ๐ฆ๐ฏ๐ฅ๐ฐ๐ค๐ช ๐ค๐ฐ๐ฏ ๐ช ๐ฏ๐ฐ๐ด๐ต๐ณ๐ช ๐ด๐จ๐ถ๐ข๐ณ๐ฅ๐ช ๐ต๐ข๐จ๐ญ๐ช๐ฆ๐ฏ๐ต๐ช mentre le luci della notte illuminavano ogni tanto il nostro scompartimento. Il treno correva a tutta velocitร , non avevamo sonno. Eravamo entrambi lรฌ per un motivo ben preciso. Scappavamo da una vita che avevamo appena deciso di rifiutare e abbandonato, scegliendo Nizza come destinazione. Dopo anni, solo dopo anni, ci saremmo incontrati davvero. Ma non quella notte. Quella notte la passammo cosรฌ, senza dire una sola parola, senza neanche presentarci. Avevamo vissuto troppo nelle ore precedenti al nostro primo casuale incontro. Non era il momento delle parole, era il momento del riposo.
Questo racconto ha partecipato al concorso Racconto in cento parole di Scrittori Emergenti Italiani, vincendo il premio menzione.
Nessun commento:
Posta un commento